
Un incontro
di
anime
Volevo creare un'attività economicamente sostenibile per vivere in questi luoghi che amo
moltissimo. Il cavallo era il modo più sostenibile a cui ho pensato per far scoprire questo
territorio ai turisti e permettere a me di vivere all'altezza dei miei sogni.
Dei cavalli apprezzo molto la loro dedizione, sono convinto che si rendano conto di essere
parte di un progetto che li vede impegnati al lavoro al mio fianco.
Quelli che restano con
me sono quelli che amano fare quello che facciamo insieme, in totale sintonia.
Ai cavalli a cui non è piaciuto ho trovato una nuova casa dove poter essere liberi di essere
sé stessi.
Vita in Maneggio


Rispetto
e
condivisione
Il mio rapporto con loro è speciale, con me vivono i momenti più faticosi della loro giornata.
Mi riconoscono come leader perché assieme condividiamo esperienze uniche,
attraversando luoghi incantati che ci lasciano a bocca aperta.
È la condivisione di tutta questa bellezza che ci lega gli uni agli altri ed è per questo che
chiedo agli ospiti di predisporsi a vivere l'incontro in ascolto, sia del cavallo che stanno
montando che dei luoghi che percorrerà.
Il cavallo è un Essere con cui bisogna interagire, non è una moto da lanciare in velocità.
Cosa facciamo


Compagni di vita e di viaggio: Rebecca e David
Avevo venduto Rebecca e l'avevo portata in questo paradiso per cavalli, richiesta da una famiglia per la propria figlia. Dopo un paio di mesi sono andata a rivederla. Rebecca era in un paddock lontanissima da me, a centinaia di metri di distanza. Mi sono appoggiato alla staccionata dandole le spalle mentre parlavo con la proprietaria del maneggio che mi diceva quanto fosse brava questa cavalla. A un certo punto ho visto negli occhi della donna lo stupore e ho sentito il galoppo di un cavallo e mi sono girato. Era Rebecca che aveva sentito la mia voce e mi era arrivata quasi addosso per farmi capire quanto fosse felice di vedermi. Ero veramente commosso. Com'è andata a finire? Semplice: mi sono andato a riprendere Rebecca e l'ho tenuta con me finché mi è stato possibile.
Ricordi
David mi era stato regalato perché era a fine carriera, era speciale con i bambini. Aveva trent'anni quando è successo questo episodio: eravamo in passeggiata con un gruppo di adulti e ragazzini per tutta la giornata e David portava una bambina, era ancora in forma per poterlo fare. A un certo punto il cavallo davanti a David ha iniziato ad arretrare perché si era innervosito alla vista di un uomo al lavoro dietro una siepe. Arretrando ha spinto il povero David giù da un argine incastrando la bambina con la gamba sotto la sua pancia. Il cavallo però non la schiacciava perché era sostenuto da una siepe di ligustro. Ci sono voluti interminabili minuti per riuscire a raggiungerli e liberare la bambina, almeno 15 minuti. Eravamo tutti scossi, ma appena tirai fuori la bambina, David che aveva capito perfettamente la situazione, si alzò liberandosi e risalendo sulla strada da solo. In pratica era rimasto fermo tutto quel tempo senza muoversi perché se si fosse alzato avrebbe finito con lo schiacciare la piccola. Questo mi commosse parecchio allora, ma mi commuove ancora oggi, ogni volta che lo racconto. Immenso David.


SonoGiovanni Zambiasi
Ho creato dal nulla il mio sogno, con l'aiuto di questi incredibili Animali. Negli anni mi hanno insegnato ad amarli sempre meglio e a farmi amare da loro lavorando insieme e condividendo fatica e bellezza ogni giorno per oltre trent'anni. Sono soddisfatto dei feedback ricevuti da chi frequenta il nostro maneggio perché hanno saputo entrare nel Giovanni-pensiero abbracciando naturalmente la visione che mi ha guidato fin dall'inizio permettendomi di arrivare fino a qui e di crescere ancora.
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